Metallo, sabbia, ossa e sangue
In un mondo inospitale, nel quale immensità desertiche sono intercalate da distese ghiacciate, si aggirano le navi delle sabbie: macchine senzienti che, per sopravvivere, cannibalizzano gli esseri umani trasformandoli gradualmente in metallo inerte. Con nomi suggestivi come Robredo, Afritania, Coriolano, Bastian, Miserable, Vassago, Yarissa, questi titanici moloch su ruote, estesi come città, dominano il pianeta. Le uniche minacce in grado di fermarle sembrano essere la ruggine e le navi rivali. Gli esseri umani possono solamente cercare di sopravvivere alle sabbie tossiche, alle macchine, al morbo che trasforma la carne in ottone e ai mechardionici, detti strappacuori, non del tutto umani né del tutto meccanici.
Scritte in una prosa raffinata e coinvolgente, le Cronache di Mondo9 sono storie di crudeltà apocalittica nelle quali i personaggi tornano inaspettatamente ma sono destinati alla sconfitta: se anche sfuggono alla morte, devono sopravvivere in un mondo dominato dalla paura e privo di amore: un remoto pianeta alieno metafora di un nostro futuro forse non lontano. Ciò nonostante l’autore nutre una grande fiducia nella scrittura: quasi tutti i personaggi tengono un diario nel quale narrano la propria resistenza.
Una saga che sarebbe piaciuta a James G. Ballard e che potrebbe essere trasposta al cinema dal regista Shinya Tsukamoto. La narrazione è resa trascinante dal fascino delle descrizioni e da un pugno di personaggi cui, come lettori, affidiamo l’ultimo scampolo di umanità, parteggiando per loro fino a quando la speranza lo consente; e disperando di fronte a un nemico inumano e privo di qualsiasi compassione.
Dario Tonani, con questa opera, si conferma voce originalissima nel panorama della fantascienza, non solo italiana, e in quello della narrativa in generale. A conferma del fatto che la fantascienza è un genere massimalista e non si può incasellare in comode etichette.